Storia di Claire: a Natale arriva il romanzo di Barbara Chinello

Venerdì 18 dicembre esce il romanzo d’esordio di Barbara Chinello: Storia di Claire.
Un intenso racconto di amore e legami affettivi che, tra passato e presente, va a scavare tra le pieghe di una storia famigliare nata durante la Seconda guerra mondiale.

Dopo la morte di entrambi i genitori, Amanda decide di vendere la casa dove ha trascorso la sua infanzia, ma prima deve mettere ordine fra le scatole e i bauli pieni di oggetti che sua madre ha accumulato negli anni. Tra i tanti “ricordi” della sua infanzia, Amanda trova anche l’abito da sposa della madre, ma qualcosa attira la sua attenzione: un cofanetto di legno, nascosto nel tulle del vestito. All’interno alcune foto e una lettera. Chi sono l’uomo e la donna ritratti in quelle immagini? Amanda chiede consiglio a Marie, la sua vicina di casa, che le rivela che l’uomo e la donna delle foto sono Edward e Claire Hughes, i genitori di sua madre. Le svela, inoltre, che, al contrario di quello che le era sempre stato fatto credere, i suoi nonni sono ancora vivi e il motivo per cui non li ha mai conosciuti sta in un litigio avvenuto molti anni prima tra Claire e sua madre, dopo che questa era venuta a conoscenza di un enorme segreto che Claire le aveva taciuto. Cosa può essere successo di così imperdonabile? Non c’è altro modo per scoprirlo se non quello di chiederlo proprio a Claire.

Chi è Barbara Chinello, donna e scrittrice?

Bella domanda… Ci ho pensato parecchio e sinceramente parlare di se stessi è la cosa più difficile. Chi sono? Sono una persona tenace e impulsiva, odio le ingiustizie e i sotterfugi. Dico sempre quello che penso anche se spesso risulto antipatica. Le persone dicono che le mie espressioni rivelano sempre i miei pensieri, quindi è inutile mentire, no?! Come scrittrice… non credo ancora di esserlo diventata, ma non vedo l’ora di potermi definire tale.

Come ti sei avvicinata alla scrittura?

Beh… diciamo che l’idea di scrivere, e soprattutto l’idea di scrivere qualcosa che poi venisse letto, mi ha sempre affascinato, ma anche impaurito. Ho sempre pensato che, per poter pubblicare, perché qualcuno si potesse interessare a quello che scrivo per pubblicarlo, avrei dovuto vivere in una grande città (Roma, Milano, Torino…). “Chi mai potrebbe interessarsi a qualcuno che vive in un paese di provincia?”, mi dicevo… Poi, una sera, ho trovato appesa in un ristorante una locandina che pubblicizzava la presentazione di un libro, leggo il nome dell’autore e, caspita, era un mio ex compagno del liceo che, fatalità, si trovava proprio in quello stesso ristorante. Così abbiamo cominciato a parlare e mi sono detta: “Allora è una cosa che si può fare!”. E da lì è cominciato tutto. Ho pensato a una storia e ho provato a scrivere le prime righe, che poi sono diventate pagine… Le ho fatte leggere a un’amica, le sono piaciute e ho continuato finché sono arrivata alla fine.

Quali sono le tue passioni?

Le mie passioni sono: i libri, le passeggiate in montagna e la mia famiglia. Le mie due figlie sono le mie prime, grandi passioni.

Come è nata l’idea per questo libro?

Nel periodo in cui ho cominciato a scrivere Storia di Claire leggevo molti libri in cui si raccontavano storie di donne che avevano affrontato la vita a testa alta, racconti inventati ma ambientati in momenti precisi della Storia, durante i quali sicuramente qualcuno doveva aver vissuto vicende simili. Donne coraggiose, che hanno saputo trarre il meglio dalle difficoltà che hanno dovuto affrontare. Ed è in questi termini che ho pensato a Claire.

All’interno del libro ci sono riferimenti storici ben precisi. Come ti sei documentata?

Ho letto molti libri ambientati in quel periodo e ho fatto molte ricerche su internet. Ma soprattutto devo molto a una persona che, dopo aver letto la prima stesura del romanzo, mi ha suggerito che cosa avrei dovuto approfondire e su che cosa avrei dovuto documentarmi meglio.

Come hai creato i tuoi personaggi?

I personaggi traggono ispirazione dalle persone che conosco o che ho incontrato nella mia vita. Per esempio, se un personaggio è timido, penso a chi potrei conoscere con questa caratteristica e immagino come si comporterebbe in una determinata situazione. C’è stato chi ha detto che Amanda sono io…

Definisci con tre aggettivi: Claire, Amanda, Friedrich.

Claire: gentile, tenace, coraggiosa.
Amanda: impulsiva, ostinata, leale.
Friedrich: forte, coraggioso e protettivo.

Cosa vorresti che, più di tutto, arrivasse al lettore della tua storia?

Coraggio e forza. Queste sono le cose che vorrei arrivassero a chi legge. Il coraggio di accettare che spesso le cose non vanno come ci aspettavamo e la forza di cambiare. Tutti noi facciamo dei progetti, ci immaginiamo un futuro, abbiamo sogni, speranze ma, a volte, la strada fa una curva che non ci aspettavamo… Come è successo a Claire.

Per concludere: hai qualche nuovo progetto letterario?

Certo! Sto scrivendo una storia completamente diversa, dedicata anche a un pubblico più giovane, in cui si intrecciano la forza, la gioia e il tormento del primo amore, l’amicizia e la gelosia. Il tutto condito da segreti e un pizzico di… magia.

Intervista a cura di Annalisa Panesi