Ritagli di vita – Recensione
Nei due ciliegi ho rivisto Saverio e Lisa, così lontani ma così vicini, i cui cuori sono quelle radici che li tengono uniti da tanto tempo.
Cristina Vario nel suo breve romanzo Ritagli di vita ha accettato di raccontarci una storia sfidando i “pregiudizi” del lettore, parlandoci di un grande amore, il primo per Lisa e Saverio.
Lisa, giovane sedicenne di provincia, impegnata nel proprio lavoro estivo da baby-sitter, si trova a provare emozioni forti, vere e contrastanti per un bel giovane militare, bruno, misterioso, affascinante e conturbante, poco più che ventenne, di nome Saverio.
Lisa e Saverio, in riva al mare, si saziano di baci mentre il vento scompiglia loro i capelli e le onde s’infrangono ai loro piedi.
È un amore bello, sincero, genuino, alimentato da incontri fugaci, rubati dalle poche ore che Lisa riesce a sottrarre agli impegni lavorativi e da quelli che Saverio riesce a ottenere dai permessi in caserma.
Questo amore si sgretola a causa dell’affievolirsi dell’estate, dal sopraggiungere dell’autunno e del freddo gelo invernale.
È destinato a risvegliarsi in primavera?
I loro cuori si cercano, le loro anime si completano a vicenda anche se Lisa è costretta a rientrare in famiglia e Saverio, invece, fa ritorno nella calda e soleggiata Sicilia.
Il loro amore resterà sospeso nell’incertezza per molto tempo, i due casti amanti si rincorreranno a vicenda per anni sino a quando la vita farà il proprio corso, ma il destino sarà sempre in agguato dietro l’angolo.
Un grande grazie va alla scrittrice Cristina Vario perché, scommettendo sulla “comprensione” dei propri lettori, ha avuto il coraggio di estrarre dal cassetto una storia che teneva custodita tutta per sé.
Lisa, ora, è quella donna matura che con la propria sdraio si posiziona accanto a Cristina e che immensa nel proprio mondo, avvolto da tristezza e nostalgia, ha avuto voglia di parlare, di raccontare a qualcuno la storia di un vero amore: un amore senza fine.
Recensione a cura di Concetta Padula, che ringraziamo.