Il (doppio) Natale in giallo di PE: il ritorno di Piera Angeloni e Francesco Fontana

Il nostro Natale si tinge di giallo! Sono in uscita oggi, 16 dicembre, due attesi ritorni:

  • Piera Angeloni con una nuova indagine del vigile Genio Bisso in Crêuza dö mâ
  • Francesco Fontana con il terzo volume di Milano noir. Le indagini dell’ispettore Battiston.

Ecco allora un’intervista doppia ai nostri autori!

Genio Bisso torna a indagare sulle strade di Ripamarina e Stefano&Samuela in quel di Milano (ma non solo). Cosa troveranno i lettori in queste nuove indagini?

P: Intanto l’ambientazione, assolutamente nuova e insolita. Anche la stagione è diversa dal consueto: l’inverno è alle porte, con tutto ciò che ne consegue. L’associazione culturale I.L.O.D.A., fondata dai maggiorenti del paese, sindaco in testa, trova Genio, uomo delle istituzioni comunali, d’accordo nell’accettare l’invito del primo cittadino a farne parte. La società culturale è dedita a promuovere e approfondire la conoscenza del territorio di Liguria ai suoi iscritti. Lui, attaccato alle sue origini, non può sottrarsi e mai lo farebbe. Ѐ durante una ricca cena in un ristorante addobbato per l’occasione che la coppia Bisso avrà l’opportunità di trascorrere una serata davvero fuori dal consueto, incontrando persone piacevoli, ampliando così i loro orizzonti. Ma il destino è in agguato e le indagini condurranno Genio a percorrere una lunga scia di sangue che macchierà il paese con delitti crudi e inspiegabili.

F: Troveranno soprattutto una fascinosa ambientazione “natalizia”, o meglio “invernale”, dato che si tratta di racconti tutti ambientati sotto la neve o nella neve; in prevalenza a Milano e dintorni, ma anche sulle Dolomiti e nella bellissima isola del Lido di Venezia. Sempre nei fantastici anni ’70. E poi le trame “gialle” credo siano forse più intriganti rispetto ai racconti precedenti, d’altronde a scrivere si impara leggendo e… scrivendo.

Come sono cresciuti i vostri personaggi dalla loro prima indagine? In questa nuova storia l’impegno che viene chiesto a Genio è molto ingente e il legame tra Stefano e Samuela è sempre più forte.

P: Genio adesso si trova invischiato in una serie di inspiegabili delitti, scaturiti da un profondo, sconvolgente dolore, solo sopito, mai dimenticato. Dovrà scavare nei meandri della memoria e non solo nella sua o in quella di Nitta. Se nella primissima indagine, intitolata Genio indaga, l’incertezza permeava i suoi indecisi passi non sapendo come muoversi, adesso è più consapevole del suo ruolo, non solo di tutore dell’ordine, ma ritiene di aver acquisito così tanta sicurezza, da voler andare fino in fondo, costi quel che costi, senza tenere conto dell’imprevisto che gioca sempre un ruolo sorprendente nella vicenda così come nella vita.

F: Credo sia cresciuta soprattutto Samuela, che poi è la vera protagonista (non dimentichiamo che la prima raccolta era espressamente dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne). Sicuramente sono una coppia un po’ americana, ad esempio grazie alle capacità di azione di Samuela, e molto italiana, grazie alle ambientazioni più noir che pulp in cui operano.

Cosa può rappresentare e dirci un personaggio come Genio, vissuto negli anni ’60, nella nostra contemporaneità?

P: Definire stupore il più importante sentimento che proverebbe Genio sarebbe minimizzare, e indicherei soltanto una delle emozioni a pervadere il suo animo. Se un uomo come lui, rappresentante di un’epoca, all’improvviso dovesse trovarsi calato in cambiamenti avvenuti durante l’arco degli anni, resterebbe destabilizzato. Ma i mutamenti non avvengono quasi mai all’improvviso e anche lui, giorno dopo giorno, accetterebbe il variare delle mode, delle innovazioni, dei comportamenti che inevitabilmente propone la vita quotidiana. Sì, credo proprio che Genio sarebbe all’altezza delle più diverse situazioni, dopotutto è la sua adattabilità a permettergli di intuire e scoprire la realtà dietro ogni delitto che incontra sulla sua strada. Ѐ un uomo intelligente, soprattutto modesto, con una dote ineguagliabile: la curiosità. Il mondo dagli anni ’60 si è evoluto, ha compiuto passi in avanti da gigante, soprattutto nella scienza e nelle telecomunicazioni. In campo sociale, non so se lui capirebbe alcuni comportamenti. Ai tempi, il rigore morale era altissimo, senza se e senza ma. Ubbidire senza discutere era la regola, anche se qualche deroga era ammessa, soprattutto a fin di bene. Anche Genio presto o tardi potrebbe trovarsi a dover imboccare una via traversa. Chissà!

Questo volume conclude una trilogia iniziata qualche anno fa, ma Stefano e Samuela sono protagonisti anche di un romanzo. Raccontaci qualcosa di più.

F: Sì, in perfetto accordo con le case editrici, ho riservato i Racconti alle attenzioni di Annalisa e la parte “Romanzo” a quelle de L’Orto della Cultura. Appunto è da poco (fine luglio) uscito un primo romanzo, L’alito rovente del Drago, sulle trame nere nei primi anni ’70, tra Milano e il Veneto. Un secondo romanzo, sul terrorismo rosso dei secondi anni ’70, è ormai pronto e verrà sottoposto alla valutazione editoriale. Naturalmente sono romanzi a sfondo politico, ma sottolineo, sempre “gialli” e “noir” con tanto di delitti e di indagini.

Genio non è ancora in età da pensione e Stefano&Samuela ne sono ben lontani. Troveremo ancora i vostri personaggi?

P: Chiunque voglia seguire le sue gesta troverà Genio pronto all’azione, sempreché Panesi Edizioni abbia la volontà di pubblicare le sue avventure. Il cammino che attende in futuro il vigile urbano è lungo e irto di difficoltà, ovviamente sono tutte legate al suo mondo di detective “comunale”.

F: La mia volontà è questa. Credo anche la loro… penso che Stefano&Samuela mi vogliano un po’ di bene…

E noi siamo qui, pronti ad accogliere le loro nuove avventure!

Intervista a cura di Annalisa Panesi

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Attenzione: l’edizione cartacea è leggermente in ritardo, sarà disponibile tra qualche giorno.